(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VERSILIA. In merito a quanto apparso sulla stampa di oggi (giovedì 6 settembre) su presunte responsabilità da parte della Provincia sulla salinizzazione e più in generale sulla qualità delle acque del lago di Massaciuccoli, l’ente di Palazzo Ducale chiarisce che la salinità è variabile nel tempo, così come dimostrano i dati pubblicati dal 2006 dal Consorzio stesso sul proprio sito.

In particolare dagli stessi dati si evidenzia come i valori della salinità sono elevati da anni, tranne che nell’estate 2010 e 2011, quando in seguito all’evento alluvionale del dicembre 2009 (che ha fatto pervenire nel lago un’enorme quantità di acqua dolce), la salinità del lago è risultata inferiore.

Il fenomeno della cattiva qualità delle acque del lago e l’ingresso di acqua salata dal mare è ultradecennale e non è attribuibile ad un unico fatto di cronaca, e cioè i ripetuti atti di vandalismo mirati a forzare le porte per accedere al lago, ma è dato da un insieme di fattori, molti dei quali oggetto di due accordi di programma “Accordo di programma dell’entroterra versiliese” e “Tutela della risorsa idrica del lago di Massaciuccoli” firmati dal Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana e i vari enti locali coinvolti.

 

Tali accordi, entrambi risalenti al 2006, sono stati supportati da studi di carattere scientifico tra cui quelli redatti dall’Autorità di Bacino del fiume Serchio e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (quest’ultimo relativo alle problematiche dell’attività agricola attorno al lago).

Negli accordi di programma citati si evidenzia come sulla qualità delle acque del lago di Massaciuccoli influiscano:

–         lo scarso apporto di acque dolci meteoriche e di sorgente

–         l’utilizzo di concimi

–         una notevole immissione di nutrienti (circa 140 tonnellate l’anno)

–         l’immissione di acque di scarico

–         il fenomeno del pompaggio delle acque di bonifica che in inverno porta costantemente residui di ogni genere all’interno del lago, e, in estate, asportando acqua per l’irrigazione dei campi, ne provoca l’abbassamento di livello con il conseguente richiamo di acqua salmastra. Il lago, infatti, è un bacino chiuso e se entra poca acqua altrettanto poca ne dovrebbe uscire.

–         l’afflusso di acqua attraverso il canale Burlamacca

Questa tesi è sostenuta anche nel “Progetto strategico per il riequilibrio idrico del bacino del lago Massaciuccoli” redatto dall’Autorità di Bacino del Serchio nel 2004.

Già dal 2006 le misurazioni citate nei vari verbali degli accordi di programma evidenziavano valori elevati di salinità nel periodo estivo.

La Provincia, per i compiti istituzionali di sua competenza, non effettua misurazioni sulla salinità  delle acque del lago. Inoltre, la concessione di prelievi delle acque superficiali del lago fa capo alla Provincia di Pisa.

Inoltre si registra il verificarsi di problemi simili non solo nelle acque del lago, ma in molti pozzi privati, fatto che indica la presenza di acqua salmastra direttamente in falda a causa di prelievi eccessivi. Il fenomeno stesso della moria di pesci nei canali del comprensorio, indica come l’aumento delle infiltrazioni di acqua salmastra si sta verificando in tutto il territorio, anche in quello non connesso al lago, come ad esempio nella fossa dell’Abate, evidentemente anche a causa delle condizioni ambientali di siccità e di temperature elevate.

Sicuramente esiste un problema ultradecennale di carattere ambientale, e per dare risposte concrete alle varie esigenze tra cui quello di portare acqua dolce al lago in modo da mantenerne un buon livello di qualità è previsto un acquedotto in derivazione dal fiume Serchio con una portata di tre metri cubi al secondo oltre ad altri interventi previsti negli accordi di programma siglati che non fanno capo alla Provincia di Lucca.

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